Tratto da Grande Ippica italiana.
I 2400 metri dell’Arco di Trionfo, la corsa più attesa dell’anno. In pista 17 partenti su un terreno che sembra leggermente migliorato. Due femmine comandano il betting: Minnie Hauk, straordinaria tre anni allenata da Aidan O’Brien, e Aventure, seconda lo scorso anno e giunta alla corsa dopo aver vinto il Vermeille. Il primo rivale ha le sembianze di Alohi Alii, il giapponese che aveva entusiasmato a Deauville in agosto nel Prix D’Ornano. In campo anche Giavellotto, portacolori italiano per il training di Marco Botti e allevato dalla Razza La Tesa. I cavalli, in piccolo canter, raggiungono la zona delle gabbie. Man mano prendono posto. Tra i più ammirati al tondino, il giapponese Croix du Nord, insieme alla favorita Minnie Hauk. Sul plateau del Bois si scatena un violento scroscio di pioggia proprio nell’imminenza della partenza. È solo un attimo: riappare subito un po’ di sole misto a pioggia che, lungo il percorso, torna battente. Prende presto il comando Croix du Nord; Los Angeles si propone terzo, con accanto la compagna Minnie Hauk che, appena in dirittura, rompe gli indugi e attacca decisa. Nel frattempo, dal centro del gruppo e al largo, inizia la sua progressione Daryz, che ingaggia una lotta furibonda con Minnie Hauk. I due si staccano, e a fil di palo la stoccata vincente è quella di Daryz, allievo di Francis-Henri Graffard, montato da Mickaël Barzalona e soprattutto con la giubba Aga Khan. Terzo posto per Sosie, che strappa il piazzamento a uno splendido Giavellotto, penalizzato dal terreno non buono ma autore di un finale meraviglioso. Giavellotto è allenato da Marco Botti, con la giubba La Tesa che lo ha allevato e interpretato da Andrea Atzeni.