Carosio, un biasuzziano che con Tamberino scrisse la Storia del Trotto Tricolore.

Un risalto del biasuzziano Carosio, un indigeno figlio di Hurst Hanover e Pulce, nato in terra veneta nel 1967. Nel 1973, munito di un limite di 1.15.7 sul miglio, in coppia con Giancarlo Baldi, frantumando il primato nazionale di 1.15.2 di Freddy, a Solvalla firmo' un terzo posto nell'Elitloppet alle spalle di Ego Boy e Flower Child, siglando il record italiano di 1.14.1, che perdurò fino al 1981, allorchè lo stesso Tamberino a San Siro con Toujours compì l'impresa di scendere fino all'1.13.7. A tre anni si piazzò secondo nel GP italia e terzo nel Carlo Marangoni, a 4 anni vinse il Dante Alighieri e Città di Torino, cogliendo nel Continentale la piazza d'onore. Da anziano si aggiudicò il Città di Montecatini, Duomo, Costa Azzurra, giorgio Jegher, Renzo Orlandi e giunse al secondo posto nel GP della Vittoria e al terzo posto nel GP Lotteria .Montò per 14 anni dal 1974 al 1988 e fra i suoi figli vogliamo ricordare Aloe Bi, Caron Bi ed Even Bi.La sua Leva fu contraddistinta dalla presenza di trottatori come Tedo, Akobo, Sansovino, Torcello, Chiero,Juvenet, Tindaro, Ecuador, Enorme, Tadino, Esterona, Nulvi e Mister Nello.

Carosio, un biasuzziano che con Tamberino scrisse la Storia del Trotto Tricolore.

Aprile 2024
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Pacha Dei Greppi