Il figlio di Mago d’Amore regala uno spettacolo straordinario e sul tracciato di Bjerke mette a segno l’Oslo Grand Prix edizione 2018. Twister Bi campione in carica rompe dietro le ali dell’autostart, gli altri non pervenuti.

Ha letteralmente abbacinato le migliaia di presenze che hanno assiepato l’impianto di Oslo, ha letteralmente fatto saltare in piedi sul divano tutti gli appassionati italiani, che per il secondo anno consecutivo hanno potuto godere dell’inno di Mameli nel meraviglioso catino norvegese.

Con il senno di poi (pur avendo pienamente avallato la decisione di rinunciare all’Elitloppet) il forfait alla corsa faro della primavera europea è stata senza dubbio alcuna la scelta migliore che il team del figlio di Mago d’Amore potesse prendere. L’essere giunti all’Oslo Grand Prix senza il fardello di due prove ripetute contro il meglio che in quel momento l’Europa che trotta potesse offrire, ha permesso a Urlo Dei Venti di preparare a puntino il Gruppo I internazionale sulla distanza del doppio chilometro, inscenando una prestazione che ha seguito pari passo le dichiarazioni pre-gara di Enrico Bellei.

Nel simpatico siparietto con gli amici del canale scandinavo il driver toscano ha sottolineato come la crescita del cavallo sia in continua evoluzione, progressi che dal Luxembourg in avanti hanno permesso al cinque anni italiano di mettere in bacheca il Lotteria di Agnano e quest’oggi l’Oslo Grand Prix.

Dove possa e dove voglia arrivare Urlo Dei Venti è ad oggi una previsione decisamente prematura, quel che appare oggettivo è la tempra, il motore e la classe di un soggetto entrato di diritto nell’elite del trotto europeo, e ora pronto a scrivere altre meraviglie come quella messa in opera questo pomeriggio.

Il tempo conclusivo ha visto fermarsi le lancette ad un sontuoso 1.10.5 al chilometro, misura che ha eguagliato il record fatto registrare nella stagione 2016 da Your Highness.

Tratto da Trotting Go Europe