Siamo onesti, rivedendo le immagini del Derby del Trotto Italiano, portato al sommo livello di 1.000.001 euro, risulta evidente che molte cose non abbiano funzionato in maniera regolare o per l'esattezza normale:
1 - Le numerose ed inopinate rotture, che hanno cancellato diversi fattori tecnici.
2 - La flessione della condizione atletica di numerosi trottatori ben quotati. Non si possono vincere i Nastri Azzurri in 1.14.8.
3 - L’incredibile scarsa affluenza di pubblico in una giornata straordinaria, finalizzata alla promozione ippica e supportata da uno stanziamento pubblico di poco meno di 1.500.000 di euro.
Domande:
1 - La mania manifestata da qualche anno da tanti allenatori di voler sferrare spesso in corsa i cavalli non sta letteralmemte azzoppando gli stessi, a lungo andare?
2 - Un mese fa, nel corso delle ultime competizioni importanti, non abbiamo cominciato a preoccuparci per la forma scadente di molti soggetti?
3 - Forse allenatori e proprietari, sbagliando totalmente la programmazione ed il conseguente utilizzo in pista dei migliori 3 anni, pensavano che gli stessi fossero forgiati nell'acciaio? In pratica spingevano sull'acceleratore senza calcolare che i motori sotto sforzo hanno una durata non infinita.
4 - Un piccolo dubbio, la pista romana era in condizioni perfette o c'era qualche problemino? Su 12 partecipanti alla Corsa delle Corse hanno sbagliato in 9.
Questi ci sembrano sono errori molto gravi, è accertato che i nostri vecchi Maestri del Trotto non ragionavano così, ma usavano molta sapiente prudenza nella gestione dei puledri partecipanti al Derby.
Roberto Cesari
Nell'immagine Vessillo AS, il 3 anni di Gianluca di Venti, fin dai primi passi al vertice della leva 2014, allenato e programmato dal suo allenatore e guidatore Edoardo Baldi con sagacia e rispetto. E' arrivato in ottimo assetto alla Finale del Derby, cogliendo la quarta moneta.